Pubblicate quattro poesie nella collettanea Distanze Obliterate di Almapoesia


La Biblioteca Malatestiana di Cesena, che compare dal 2005 nel Registro della Memoria del Mondo dell’Unesco, è un edificio straordinario. Kristian Fabbri ne è innamorato e, tramite un recente studio, ha portato alla luce elementi estremamente interessanti della sua costruzione e del suo microclima, che hanno permesso di garantire la perfetta conservazione dei manoscritti dal ‘400 a oggi. Dello studio e di cosa abbia generato in seguito, Kristian ci parla in questo avvincente talk.
This talk was given at a TEDx event using the TED conference format but independently organized by a local community. Learn more at https://www.ted.com/tedx
Qui il link
Lo dobbiamo risolvere
questo errore dell’universo
che ferma gli orologi
e il cuore
con ruggine e scartamento.
L’eterno, noioso,
intorpidisce il sonno
dove cadere é un mistero
come lo é la veglia
e la causa di ogni mattino.
La dobbiamo ricordare
questa fortuna: l’universo
continua, ogni secondo,
l’averti a fianco:
e il cuore
e sguardi e luce.
(k.f.)
Sauromachia.
K.Fabbri e C.Casadei.
Le parole le immagini.
Le parole e le immagini.
Le parole, le immagini.
Le parole le immagini, senza congiunzioni o altra punteggiatura.
Leggere comporta una traduzione del segno una codifica ed il testo poetico, nella sua densa brevità, cerca di affidare alla singola parola, alla paratassi – prima ancora che sintassi – della frase, delle frasi una
evocazione di immagini altre, immagini mentali, richiamate dalla lettura. L’immagine è una scelta, la fotografia è un punto di vista, un istante nella storia del mondo, una storia in breve.
(K.Fabbri, C.Casadei, SAUROMACHIA, Italic-Pequod, Collana Rive, Ancona, 2019, ISBN 978-8869742705 )
Italic-Pequod, Collana Rive, Ancona, 2019, ISBN 978-8869742705 )
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in libreria e online:
Italic Pequod amazon ibs mondadori feltrinelli
Pubblicato sulla rivista internazionale SUSTAINABILITY l’articolo:
Indoor Thermal Comfort of Pregnant Women in Hospital: A Case Study Evidence
che riporta il risultato di una ricerca condotta con il Dipartimento di Architettura di Bologna (prof. Jacopo Gaspari): le donne incinta percepiscono il comfort termico in maniera differente (ovvio), in particolare la loro sensazione termica percepita (TSV) sembra corrispondere alla sensazione termica una “persona standard” con un metabolismo maggiore.
#comfort #thermalcomfort #pregnant #woman #hospital #article #science #environmental #sustainability #casestudy #evidence
Nel link l’articolo OPEN ACCESS
Sustainability 2019, 11(23), 6664; https://doi.org/10.3390/su11236664
Urban Fuel Poverty, editor K.Fabbri by Elsevier
(dalla premessa)
“La povertà è una condizione che dipende dal contesto sociale ed economico; secondo l’approccio del sociologo Georg Simmel, tra i primi a studiare il rapporto tra città e società, la condizione di povertà si manifesta non quando vi è una condizione di privazione, ma quando si riceve assistenza in quanto povero. In senso generale la povertà è presente quando un singolo soggetto non è in grado a vivere nelle stesse condizioni del contesto sociale di riferimento. Simmel punta l’attenzione sulla figura sociale del povero, escludendo le condizioni materiali di sussistenza: in un contesto dove tutta la società si trova in condizione di sotto-nutrizione, nessuno è povero, mentre in una condizione di abbondanza di cibo, chi ne è privo, e di conseguenza ha bisogno di assistenza, è identificato nella categoria sociale del “povero”. (Georg Simmel, “Der Arme”, in Soziologie Untersuchungen uber die Formen der Vergesellschaftung, Berlin, Dunker & Humbolt, 1908).
(…)
Il libro Urban Fuel Poverty intende affrontare il contesto ambientale cittadino, nei paesi sviluppati, all’interno del quale si possono verificare condizioni di fuel poverty che dipendono, in maniera combinata da fattori sociali, economici, ambientali e con effetti sulla salute fisica, psicologica e sociale dei soggetti in tali condizioni. A questo si aggiunge un ulteriore fattore che è la invisibilità del problema fuel poverty; mentre sono evidenti i soggetti in condizioni di privazione assoluta (homeless, persone accudite dai servizi sociali etc.) chi non ha sufficienti reddito per pagare – a sufficienza – l’energia, vive al freddo mantenendo così una dignità sociale, o, più banalmente, senza ritenere che restare “al freddo” in casa per diverse ore della giornata, non è una condizione normale per tutti. Questa condizione è più comune di quanto è rilevato dai vari indicatori sociali, è nelle città eppure è – spesso – invisibile”
Kristian Fabbri
Foreword
Kristian Fabbri
PART I – WHAT IS ENERGY FUEL POVERTY
1. Energy Poverty a definition
Victoria Pellicer-Sifres
2. Role of economy and income to fall in energy poverty. Policy act
Fateh Belaïd
3. Role of climate and city pattern
Teodoro Georgiadis
4. Role of building to fall in fuel poverty
Kristian Fabbri
5. Health impact of fuel poverty
Vincenzo Condemi and Massimo Gestro
PART II – HOW TO MEASURE FUEL POVERTY
6. Energy poverty indicators: energy price, income and statistics
Ivan Faiella and Luciano Lavecchia
7. Social and health-related indicators of energy poverty: An England case study
Jamie-Leigh Ruse, Helen Stockton and Peter Smith
PART III – HOW TO ACT TO TACKLE IT
8. Policy action
Jiří Karásek and Jan Pojar
9. Cities and buildings efficiency improvement of energy-poor household
Jacopo Gaspari
10. Health and social outcomes of housing policies to alleviate fuel poverty
Wouter Poortinga
SPEER Architettura e|è potere
(di Kristian Fabbri ISBN 9788867640829 €.14.00)
è stato pubblicato dalla Casa Editrice LIBRIA, una piccola casa editrice specializzata in architettura che si è avventurata anche nel teatro.
Il Volume contiene il testo integrale del monologo, dal quale è stato tratto lo spettacolo prodotto da Gli Eredi, e due brevi post-fazioni sulla figura dell’architetto Albert Speer (di M.Antonicci e S.Nannini) e sul rapporto tra architettura a potere (di I.Tolic)
Modalità per l’acquisto:
1 – Direttamente presso la CASA EDITRICE LIBRIA, tel_fax +39 (0)972 236054 o mandando una e-mail a: ed.libria@gmail.com
http://www.librianet.it/contatti.php
2 – attraverso INTERNET nei siti di acquisto libri online:
http://www.ibs.it/code/9788867640829/scheda/libro.html
3 – ORDINANDO direttamente nella propria libreria di fiducia! In questo modo si fanno due azioni buone: la prima è che fate coprire la Casa Editrice al vostro librario (se non la conosce già) e la seconda riguarda il libro, dato che le librerie – di solito – ordinano due copie, una per il cliente l’altra da tenere in esposizione, così che altre persone possano vederlo, sfogliarlo e conoscere casa editrice.
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La pubblicazione del monologo, oltre a rendermi felice, mi consente di fare alcuni ringraziamenti:
In ultimo – last but not list – ringrazio i lettori, o chi vorrà parlare, pubblicizzare, divulgare, diffondere, condividere il post, etc. resto fermamente convinto che parlare, conoscere, discutere anche su cose terribili, faccia crescere.
Viva l’architettura!
Viva il teatro!
Premio SIPARIO – Sezione Carlo Terron
Il testo dello spettacolo SPEER Architettura e|è potere, ha vinto il
PREMIO AUTORI ITALIANI – 2015 PREMIO FONDAZIONE TEATRO CARLO TERRON – Sezione Monologhi,
organizzato dalla rivista di teatro Sipario, mensile che dal 1946 si occupa di teatro, balletto, opera lirica, cinema, scenografia, televisione, arti visive e alla pubblicazione di nuovi testi teatrali. (wikipedia).
Il testo è stato selezionato tra gli oltre 800 testi teatrali presentati al premio, ed ha vinto con la seguente motivazione:
“L’autore Kristian Fabbri nella sua veste di drammaturgo e architetto professionista, nel ricostruire la condanna di Albert Speer, architetto di fiducia di Adolf Hitler, l’unico capace di opporsi al dittatore, sostiene, che l’Architettura accompagnerà sempre il potere, e ciò è storicamente provato. Inoltre ci mostra un personaggio che vuol far valere sempre le sue ragioni, con un monologo costruito su una documentazione personale di Albert Speer.”
Il premio è stato ricevuto dall’autore, Kristian Fabbri, direttamente dagli attori Franca Nuti e Ferruccio Solari, lo storico Arlecchino i Giorgio Strehler, alla presenza del Direttore della rivista Mario Mattia Giorgetti.
SPEER Architettura e|è potere
“L’architecture actuelle s’occupe de la maison, de la maison ordinaire et courante pour hommes normaux et courants. Elle laisse tomber les palais. Voilà un signe des temps” Le Corbusier, in Vers l’architecture – 1924
“Non vi fidate degli architetti che non leggono” Kristian Fabbri, in Speer – 2015
Ironia della Storia, meno di dieci anni dopo le parole di Le Corbusier, Albert Speer inizierà a modellare le monumentali ambizioni architettoniche di Hitler.
Cos’è rimasto?
Poco o nulla. Ironia della Storia, per il più potente architetto del XX secolo. Durante i suoi 20 anni di carcere, Speer, disegnerà ciò che le generazioni future si ricorderanno di lui: la vita, il lavoro, i compromessi ed il rapporto faustiano con la figura del male e della tecnica.
Cos’è rimasto?
Un dubbio. Una colpa morale.
E un silenzio pesante fra le parole.
Una struttura-palco delle dimensioni di una cella, alcuni accessori e la musica come colonna vertebrale. Un monologo per rivelare il non detto: l’architetto e il suo potere sulle cose in cui abitiamo.
L’architetto e il potere sulla volontà.
Prova aperta: Sabato 26 settembre 2015 ore 21.00 : CESENA : c/o Festa dell’Architettura : Biblioteca Malatestiana – SALA LIGNEA
Ingresso Gratuito, posti limitati. E’ consigliata la prenotazione: 3478833862
Replica
Domenica 11 Ottobre 2015 ore 17.00 : FORLI’ : Inserito nel progetto europeo :ATRIUM: ROTTE CULTURALI EUROPEE “Forlì Citta del 900 il Festival” c/o Mostra Valle Ex Gil, Viale della Libertà 2
Commento dell’Autore:
Avremo sempre bisogno degli Speer, potremo eliminare gli Hitler, gli Himmler, i violenti, si riescono ad eliminare, quando il popolo è oppresso, potremo eliminare i Goering, e la potenza di chi manipola il pensiero, la realtà ha una sua forza evidente, ma non riusciremo mai a liberarci degli Speer. Avremo sempre bisogno di chi costruisce, delle industrie, delle armi, delle torri di comunicazione, ed ogni dispositivo tecnico, della Tecnica che consente il bello e la vita, in tutte le sue forme, incluso la guerra.
Nel dopoguerra Albert Speer, architetto personale di Hitler e poi Ministro degli Armamenti della Germania Nazista durante la seconda guerra mondiale, fu più volte oggetto di interesse da parte del dibattito architettonico. In “Albert Speer e Marcello Piacentini. L’architettura del totalitarismo negli anni trenta”, S.Scarrocchia, riporta una lettera dell’architetto Richard Neutra ad Albert Speer del 1968: “Ciò che a me interessa particolarmente è il fatto che lei più di ogni altra persona che io conosca avrebbe qualcosa da dire sul difficile equilibrio tra circostanze ambientali, proprie di un contesto sociopolitico, e il potere o l’iniziativa di una volontà individuale. Si sente sempre dire che Pietro il Grande o Pericle o Augusto imperatore hanno esercitato un influsso sulla configurazione dell’ambiente! Ma come hanno scelto questi personaggi i loro decisivi architetti, ammesso che abbiano operato una tale scelta, e come sono stati influenzati da loro oppure che cosa produce tali mutazioni nella storia dell’architettura? Oppure ai tratta solo di favole!”
La storia, il potere trovano dimora e memoria nelle opere degli architetti e dei costruttori, Parigi e la Torre Eiffel, il Golden Gate, il Colosseo, il Partenone, il Pantheon, il Trocadero, la Grande Muraglia, la Statua della Libertà, Suez, Panama, le Piramidi, grandi opere e grandi tecnici al servizio del potere, oppure il contrario: il potere al loro servizio e loro al servizio della propria missione: L’Architettura.
Albert Speer è una figura emblematica e sfuggente, dominato dalla propria ambizione, e divorato dalle crisi di coscienza. La sua figura è un pretesto drammaturgico per affrontare, nel monologo, i dubbi che riguardano gli architetti, i tecnici, gli uomini, nel loro rapporto con l’autorità. Albert Speer rappresenta un archetipo: è l’ultimo architetto il cui ruolo è comparabile con gli architetti dei faraoni, degli imperatori di Napoleone. Il giudizio sull’uomo Speer è dato dalla Storia e dal processo di Norimberga, ciò nonostante durante il periodo in carcere e negli anni successivi, così come nelle proprie memorie, ha sempre cercato di distinguere il proprio doppio ruolo di uomo – e gerarca nazista – per il quale accetta il giudizio di Norimberga ed il ruolo di Architetto, rispetto al quale non è stato giudicato. A differenza di altre figure che ambigue nel proprio rapporto con il regime nazista, come Heisenberg, Speer non rinnega se stesso, ma, come architetto cerca l’indulgenza della storia.
Qualche tempo fa chiesi di partecipare ad un sondaggio online per conoscere le modalità di ventilazione degli appartamenti, ho impiegato del tempo, ma son riuscito a completare la ricerca ed a pubblicarla sulla rivista
Advances in Building Energy Research con il titolo “How to use online surveys to understand human behaviour concerning window opening in terms of building energy performance”
Questo Post è per RINGRAZIARE TUTTI i 510 partecipanti ed in particolare Silvia Bencivelli (and “SilviaBencivelli Effect“) senza la quale sarebbe stato più difficile.
GRAZIE !!!